Pubblichiamo la Newsletter dove sono inserite e spiegate con estrema sintesi alcune novità fiscali recentemente approvate nel “Decreto Crescita” ed altri chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate. La Newsletter è suddivisa in paragrafi per permettere di focalizzare l’attenzione in maggior modo sugli argomenti che si ritengono più attinenti alla propria attività, rimaniamo a disposizione per approfondimenti.
Proroga del super ammortamento
L’agevolazione nota come “super ammortamento”, cioè della maggiorazione al 130% del costo di acquisto degli investimenti in beni strumentali, è stata prorogata per il periodo dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019.
Il bonus in questione può essere utilizzato per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2020 se, entro il 31 dicembre 2019, l’ordine sia stato accettato dal venditore, nonché liquidato il 20% del costo di acquisto del bene (o del maxi-canone di leasing).
Revisione della Mini-IRES
L’IRES è oggetto di una riduzione progressiva del 4% per gli utili reinvestiti e lasciati in azienda.
Viene prevista una fase transitoria: la riduzione dell’aliquota dell’1,5%, poi un ulteriore taglio dell’1,5% per l’anno 2020, e lo stesso per il 2021, con l’obiettivo di raggiungere il 20% nel 2022.
Per fruire dell’agevolazione vanno soddisfatte due condizioni legate:
- agli utili di esercizio, che devono essere accantonati a riserve diverse da quelle non disponibili,
- e al patrimonio netto, che deve essere incrementato rispetto al 2018
Maggiorazione della deducibilità IMU dalle imposte sui redditi
Viene previsto l’aumento progressivo della deducibilità dall’IRES e dall’IRPEF dell’IMU pagata dagli imprenditori per gli immobili strumentali all’attività d’impresa.
L’attuale aliquota del 40%, già raddoppiata in legge di bilancio 2019, sale al 50% per l’anno 2019 e aumenta all’80% per il triennio 2020-2022.
Modifiche al regime dei forfetari
I contribuenti che applicano il regime forfettario sono tenuti ad effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, nonché sui redditi ad essi assimilati, di cui agli artt. 23 e 24 del D.P.R. n. 600 del 1973. Si interviene quindi sul testo dell’art. 1, comma 69 , secondo periodo, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015).
Le ritenute, relative alle somme già corrisposte precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, sono effettuate a valere sulle retribuzioni corrisposte a partire dal terzo mese successivo a quello di entrata in vigore del presente decreto-legge, in tre rate mensili di uguale importo.
La materia era stata ampiamente modificata ad opera della legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), che ha introdotto la flat tax per le partite Iva con un volume di compensi o ricavi non superiore a 65mila euro annui.
Incentivi per la valorizzazione edilizia
Nuovo bonus per le società che acquistano un edificio, lo demoliscono e lo ricostruiscono con riduzioni delle imposte ipo-catastali.
Fino al 31 dicembre 2021, ai trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che – entro i successivi 10 anni – provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi edifici, in chiave antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B, nonché alla loro alienazione, l’imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali si applicano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Tali agevolazioni non vengono meno in presenza di variazioni volumetriche rispetto al fabbricato preesistente (semprechè la disciplina urbanistica lo consenta).
Sanzioni
Qualora non si verifichino le condizioni di cui sopra, sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, nonché una sanzione pari al 30 per cento delle medesime imposte. Sono inoltre dovuti gli interessi di mora a decorrere dall’acquisto dell’immobile.
Rivisitazione del “sisma bonus”
La detrazione maggiorata al 75% o dell’85% del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare, calcolato su un ammontare massimo di spesa non superiore a 96.000 euro, ceduta da imprese di costruzione o ristrutturazione, viene estesa anche agli immobili ricadenti nelle zone a rischio sismico 2 e 3 e non solo agli immobili ricadenti in zone a rischio sismico 1.
Quindi, se gli interventi per la riduzione del rischio sismico, che danno diritto alle più elevate detrazioni del 70 o dell’80%, sono effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, nei comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, chi compra l’immobile nell’edificio ricostruito può usufruire di una detrazione pari, rispettivamente, al 75 o all’85% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, come riportato nell’atto pubblico di compravendita, entro un ammontare massimo di 96.000 euro
Modifiche alla disciplina degli incentivi per interventi di efficienza energetica e rischio sismico
Il Decreto Crescita introduce all’art. 9, modifiche rilevanti in merito alla modalità di fruizione del c.d. ECO e SISMA BONUS.
Il soggetto che effettuerà gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza dal rischio sismico potrà ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Il contributo sarà recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità
Fatturazione elettronica RSM
Viene previsto l’obbligo di fatturazione elettronica per le operazioni con San Marino.
Vendite di beni tramite piattaforme digitali
Nuovo obbligo per il 2019 e il 2020, per i soggetti che gestiscono le piattaforme online, di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati sulle vendite avvenute sulla piattaforma elettronica verso i consumatori finali.
Per tale adempimento è prevista la cadenza trimestrale, secondo modalità che saranno stabilite con apposito provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate.
Il primo invio dei dati dovrà essere effettuato nel mese di luglio.
Rottamazione delle sanzioni estesa alle imposte locali
Torna la rottamazione di multe, IMU, Tasi, tassa rifiuti (la voce «entrate, anche tributarie» di enti locali, regioni, province e città metropolitane).
I cittadini potranno sanare in via agevolata le ingiunzioni di pagamento ricevute dal 2000 al 2017 al netto delle sanzioni.
Si tratta, comunque, di una opzione per le amministrazioni locali che avranno 60 giorni di tempo dalla data di entrata in vigore del Decreto legge sulla crescita, per deliberare l’avvio della definizione agevolata fissando le modalità con cui il debitore dovrà manifestare la sua volontà di aderire alla nuova rottamazione, i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore dovrà indicare il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi che hanno oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza di definizione agevolata, assumendo l’impegno a rinunciare alle liti, nonché l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza.
Modifiche alla misura Nuova Sabatini
Rifinanziata la Sabatini ter: contributo statale, pari all’ammontare complessivo degli interessi su un finanziamento bancario, calcolato in via convenzionale nel 5% per le micro e piccole imprese e nel 3,575% per le medie imprese.
Per accedere al beneficio le micro e Pmi, costituite in forma societaria, devono impegnarsi a sottoscrivere un aumento di capitale sociale, da versare in più quote, in corrispondenza delle scadenze del piano di ammortamento del finanziamento.
Si attende un Decreto attuativo Mise-Mef.
Nuove imprese a tasso zero
I giovani tra i 18 e i 35 anni e le donne di tutte le età possono accedere a un finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili. Saranno ammesse alla presentazione della domanda le imprese costituite da non più di 5 anni, modificando l’attuale limite di 12 mesi. La percentuale di copertura delle spese ammissibili arriva al 90%, fino a un massimo di 3 milioni per le imprese costituite da almeno 3 anni e non oltre 5.
La durata del mutuo agevolato passa da 8 a 10 anni ed è prevista la possibilità di cumulare al finanziamento bancario agevolato anche la garanzia statale del Fondo centrale Pmi. Obbligo, dal 2019, per le società di dare evidenza dei tempi medi di pagamento registrati nell’anno, individuando anche gli eventuali ritardi medi tra i termini pattuiti e quelli effettivamente praticati e le azioni messe in atto.
Ecobonus, cedibile il credito d’imposta relativo agli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari
Con il Provvedimento direttoriale 19 aprile 2019, n. 100372/2019 , l’Agenzia delle Entrate ha stabilito le modalità di cessione del credito d’imposta riconosciuto per lavori di riqualificazione energetica, anche con riferimento agli interventi su singole unità immobiliari, in attuazione di una norma introdotta dalla legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205). Previste inoltre talune novità per quanto riguarda la cessione del credito spettante per gli interventi effettuati su parti comuni di edifici.
Ristrutturazioni edilizie: la mancata comunicazione all’Enea non comporta la revoca della detrazione
Agenzia delle Entrate, Risoluzione 18 aprile 2019, n. 46/E
Con la Risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019 l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni circa gli effetti della mancata trasmissione per via telematica all’ENEA delle informazioni sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito.
La risoluzione precisa in conclusione che in assenza di una specifica previsione normativa, la mancata o tardiva trasmissione delle informazioni all’ENEA non comporta la perdita del diritto alle detrazioni
70% A FONDO PERDUTO
La Camera di Commercio di Mantova ha pubblicato un bando di contributo a copertura del 70% delle spese sostenute per la digitalizzazione delle imprese del territorio. Il bando è aperto fino ad esaurimento dei fondi. L’entità del contributo è pari al 70% delle spese ammissibili, la spesa minima deve essere pari ad euro 3.000 + iva.
Spese ammissibili:
- sistemi di E-commerce
- Sistemi di pagamento mobile e fatturazione elettronica
- Sistemi di interscambio digitale dati EDI
- Geolocalizzazione
- Tecnologie per aumento esperienza del cliente nel punto vendita (totem digitali, posizioni interattive…)
- Sistemi di automazione dei processi
Attenzione: l’investimento presentato dovrà essere cosi composto:
- Almeno il 50% della spese sotto forma di consulenza per la valutazione della maturità digitale aziendale e di studio di fattibilità e sviluppo del progetto;
- Al massimo il 50% della spesa sotto forma di acquisto di attrezzature tecnologiche e software necessari per la messa in pratica del progetto.
Nuove modalità per la trasmissione telematica dei corrispettivi
Agenzia delle Entrate, Provvedimento 18 aprile 2019, n. 99297 (prov2019041899297)
In vista dell’introduzione dell’obbligo di invio telematico dei corrispettivi dal 1° gennaio 2020, anticipato al 1° luglio 2019 per alcuni contribuenti (commercianti al minuto con volume d’affari complessivo, nell’anno 2018, superiore a 400.000 euro), l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Provvedimento n. 99297/2019, aggiornando il precedente Provvedimento n. 182017 del 28 ottobre 2016 e modificando le specifiche tecniche relative alla trasmissione dei dati dei corrispettivi.
In particolare, è previsto che la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri potrà essere effettuata anche utilizzando una procedura web disponibile sul sito dell’Agenzia Entrate ed utilizzabile anche su dispositivi mobili. Vi sarà quindi un’ulteriore modalità per l’invio dei corrispettivi oltre all’impiego dei registratori telematici.
Avvalendosi della procedura web dell’Agenzia Entrate sarà possibile generare il documento commerciale idoneo, per l’acquirente, a certificare l’acquisto effettuato.
Codice del terzo settore: gli adempimenti entro il 2 agosto
Mlps, Circolare 27 dicembre 2018, n. 20
La circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 20 del 27 dicembre 2018 ha fissato al 2 agosto 2019 il termine per l’adeguamento degli statuti di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e ONLUS iscritte ai rispettivi registri e albi.
Gli altri enti non iscritti, ad uno dei tre registri, non hanno alcun obbligo di adeguamento. La Circolare ministeriale specifica però che questi ultimi, se entro l’attivazione del Registro Unico del Terzo Settore intendano procedere all’iscrizione ai Registri delle Organizzazioni di Volontariato, delle Associazioni di Promozione Sociale o all’Albo anagrafico delle ONLUS dovranno adeguare i propri statuti al D.Lgs. n. 117/2017 e nelle modalità indicate dalla Circolare medesima.
Le ODV, le APS e le ONLUS potranno apportare le modifiche di adeguamento agli statuti in assemblea ordinaria, quindi beneficiando della “semplificazione” prevista al comma 2 dell’art. 101 del CTS, ma solo se tali modifiche saranno realizzate entro il termine del 2 agosto 2019.
Trasparenza per le erogazioni pubbliche: alcune modifiche dal decreto “Crescita”
D.L. 30 aprile 2019, n. 34, art. 35
Il decreto-legge “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2019, contiene alcune modifiche alla disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche. L’obbligo di informativa deve essere adempiuto, da parte degli enti non commerciali, mediante pubblicazione sul proprio sito internet o analoghi portali, entro il 30 giugno di ogni anno (e non più entro il 28 febbraio).
Gli obblighi di informativa, sia a carico degli enti non commerciali che a carico delle imprese, che devono adempiere nella Nota integrativa, riguardano gli importi “effettivamente erogati” e, quindi, ai fini della rendicontazione, occorre applicare il criterio di cassa.
I soggetti non tenuti alla redazione della Nota integrativa (imprenditori individuali, società di persone e micro imprese) assolvono all’obbligo mediante pubblicazione delle informazioni e degli importi, entro il 30 giugno di ogni anno, su propri siti internet o, in mancanza, sui portali digitali delle associazioni di categoria di appartenenza.
Questa modalità di adempimento trova applicazione anche in relazione ai soggetti che redigono il bilancio in forma abbreviata.
Rimane fermo, inoltre, il limite di 10.000 euro che esclude gli obblighi di pubblicazione.